Come da tradizione anche quest'anno gli appassionati di motori jesini
si sono ritrovati per la festa sociale.
Durante la festa si è avuto modo di ringraziare gli sportivi
che hanno tenuto alto il nome del club.
Il sodalizio motoristico stà sempre più diventando punto
di riferimento per l'intera vallesina e stà sempre più
perdendo la connotazione di una associazione jesina anche forse per
le difficoltà che il club leoncello trova per organizzare iniziative
che hanno dato lustro in passato la città di Federico II e dovute
principalmente per il disinteresse dell'amministrazione pubblica, tra
le prime cause. Non si può nascondere i problemi che il rampante
sodalizio ha dovuto superare in questi trenta anni basti pensare alle
famose gare di karting, al ritorno di una manifestazione tricolore di
velocità alla ZIPA, all'organizzazione di mostre di auto e moto,
alla mostra scambio di auto e moto d'epoca che dopo il trasloco forzato
dalla seconda edizione dalla zona dell'ex campo boario e a distanza
di quattordici anni ha trovato una collocazione, sicuramente con non
pochi problemi, presso il mercato CJPO gentilmente concesso dagli operatori
dello stesso. Non parliamo poi della fine del raduno motociclistico
"sulle vie del verdicchio" che oltre a portare centinaia e
centinaia di mototuristi nella città e nella vallesina era riuscito
a far parlare di se persino nella lontana Finlandia. Sicuramente non
è facile portare avanti una attività sportiva come quella
del leone rampante senza strutture e senza sponsor che quantomeno possano
coprire almeno le spese per sostenere l'attività agonistica dei
propri piloti costretti a competere in sella a mezzi inferiori, quando
si ha una piccola disponibilità finanziaria, o ad abbandonare
l'attività nella peggiore delle ipotesi lasciando nel cassetto
i "sogni di gloria".
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